Originaria della Grecia meridionale, si dice che furono i frati francescani a introdurla in Sardegna in tempi molto lontani, probabilmente a fini alimentari. La specie si distingue nettamente dalle altre testuggini per la forma allungata del carapace e per la sua colorazione bruno scuro, con areole giallastre al vertice di ogni scudo che tendono a scomparire con l’avanzare degli anni. Gli scudi del piastrone sono caratterizzati da una grossa macchia nera di forma triangolare, che rende possibile la distinzione dei giovani dalla testuggine comune e da quella greca. I maschi, rispetto alle femmine, possiedono un piastrone più incavato e la coda è decisamente più grossa. Predilige le boscaglie miste e le foreste, sia caducifoglie sia sempreverdi perché ha un’alimentazione prevalentemente vegetale. Durante l’inverno trascorre un periodo di latenza in una buca nel terreno, ma può interrompere più volte il letargo in coincidenza di giornate particolarmente calde. È una specie rara a livello regionale e nazionale, vulnerabile a livello europeo, minacciata dal prelievo a scopi commerciali e dagli incendi. Grado di protezione: Convenzione di Berna (legge 503/1981, allegato II); Dir. CEE 43/92 All. B,D; Legge Regionale 29 luglio 1998, n° 23.